Presso le Scogliere dell’Occhio, ad Almiria, vive una razza molto particolare di cornacchie, dette “Cramor”: sono uccelli con le piume nere e con le ali grandi e forti, rumorose come un vento che preannuncia la tempesta.
Alcuni dicono che questi uccelli siano giunti ad Almiria insieme alle navi elfiche che, dalle perdute Isole Erranti, tornarono alla Foresta Natia, mentre altri raccontano che siano stati i nani ad addestrarle come spie, per osservare i movimenti di coloro che vivono in superficie.
Quale che sia la verità, esiste una curiosa leggenda che passa di bocca tra gli abitanti di Almiria, raccontando che un tempo i Cramor non fossero neri e neppure malvagi. Si narra infatti che molto tempo fa fossero dei semplici uccelli, candidi come la neve dalla punta del becco fino alla coda. Ma un giorno d’inverno, in cui il freddo era particolarmente intenso, uno grosso stormo di questi uccelli cercò riparo in una grotta scura, nascosta e stranamente calda, non molto lontano dalle pendici dalle Cime Grinze.
Quello che i pennuti non sapevano, era che quella caverna era la tana di Skrong, un potente e spaventoso drago vermiglio!
I Cramor entrarono nell’antro e la loro attenzione fu subito attirata dal meraviglioso sfavillio del tesoro, ma il rumore del loro sbattere d’ali destò il drago dal suo sonno. Non appena li vide, Skrong intimò loro di uscire immediatamente, ma gli uccelli erano troppo affascinati dal luccichio delle monete per ascoltarlo, e si tuffarono in picchiata verso quel bagliore scintillante.
Il drago si infuriò come non gli succedeva da secoli: la terra tremò e l’aria rimbombò del suo ruggito mostruoso, mentre la caverna si riempiva del suo mortale alito infuocato.
Ma gli uccelli saettarono rapidissimi e riuscirono a prendere nel becco una moneta ciascuno, per poi alzarsi in volo verso l’uscita: furono talmente veloci che evitarono le fiamme, ma il fumo denso e nero li investì in pieno, colorando le loro piume come la notte, mentre il calore sciolse la moneta d’oro che stringevano nella bocca, dipingendo i loro becchi di un giallo dorato.
Da allora i Cramor sono così: completamente neri, ma con il becco come il grano. E servono il Signore dei Draghi, Umar, per espiare la colpa della loro cieca avidità.
Ultimi commenti