Non so se questa è una storia vera. Però, se magari non è successa davvero, diciamo che comunque potrebbe accadere... ma procediamo con ordine! Mi sono sempre chiesto una cosa: a Natale, Babbo Natale riceve dei regali? E il tredici dicembre, chi porta i regali a Santa Lucia?
Secondo me, Santa Lucia è troppo grande per ricevere dei giocattoli. Però Babbo Natale, nonostante la barba lunga, è rimasto un po' bambino (si veste con colori sgargianti, ride sempre, gli piacciono le renne, viaggia su una slitta...), quindi magari succede che lui i regali li chiede proprio a Santa Lucia!
E così - forse - quest'anno Babbo Natale ha chiesto a Santa Lucia proprio una porsche rosa volante!
Ma... perché una porsche rosa volante? Beh, prima di tutto perché, dopo aver passato migliaia di anni su una slitta di legno, magari ha voglia di qualcosa che sia un po' più comodo e moderno. E poi la porsche è veloce, ma se viaggi su una strada VERA sarebbe pericoloso andare forte, e poi c'è il traffico, i limiti di velocità, i semafori, i gattini che attraversano la strada... insomma, se vola, allora sì che ha senso andare veloci!
E perché proprio rosa? Semplice: è un bel colore (e poi, se ci pensate un attimo: Babbo Natale si veste di rosso e bianco... e con il rosso e il bianco cosa si fa? Esatto, il rosa!).
E ora pensate a Santa Lucia.
Prima di tutto, chiariamo una cosa: Santa Lucia non legge le letterine che le scrivono i bambini.
E' cieca, non può leggerle. E quindi è proprio per questo che ha un aiutante, che le legge ad alta voce le lettere: Ernest, il mulo.
Ovviamente non dovete pensare ad un mulo normale: è un mulo molto istruito, che porta gli occhiali e il panciotto (e, nel panciotto, un orologio da tasca, con la catenella). Però gli piacciono le carote, quindi fate bene a lasciargliene qualcuna, la notte del tredici dicembre (ma anche se non gliele avete lasciate, non preoccupatevi: ci sono tanti bambini che gli preparano le carote, quindi non rimane di sicuro a digiuno, anzi, di solito è costretto a metterle in freezer e a scongelarle un po' alla volta, perché non può mica mangiarle tutte quella sera!).
Comunque sia, un giorno (verso la fine di novembre) Santa Lucia riceve una lettera dal Polo Nord, in cui si chiedeva una "porsche rosa volante", e la firma era quella di Babbo Natale! Sul fatto che Babbo Natale sia buono, non credo ci siano dubbi. Sul fatto che sia un bambino, invece, magari si potrebbe discutere, ma in fin dei conti - come abbiamo già detto - un po' bambino lo è anche lui, e poi anche i grandi una volta sono stati bambini... insomma, il regalo se lo meritava.
Ma c'era un problema.
Il problema di Santa Lucia non era - come magari qualcuno ha pensato - dove trovarla, questa porsche rosa volante (non nei negozi, ok, ma una Santa cieca che va in giro con un mulo parlante, volete che abbia dei problemi a trovare un'auto che vola?...). No, il problema era molto più semplice: dove trovare i soldi necessari per comprarla? Infatti dovete sapere che Santa Lucia compra i giocattoli proprio come noi: a volte va nei negozi normali, a volte va in quelli magici, ma comunque poi deve pagare quello che compra (anche se, indubbiamente, viste le quantità che ordina è normale che le facciano un buon prezzo).
Una bambola non costa moltissimo, e neppure un peluche di Totoro... magari un intero castello con i soldatini costa tanto, e di sicuro una grande pista di macchinine a quattro corsie prevede un prezzo ancora più elevato, ma... una VERA porsche volante (e che vola per sempre, mica solo un'oretta e poi ci sono le pile da cambiare) quella sì che costa un sacco di soldi!
Insomma, Santa Lucia si fa fare un preventivo, e vede che il prezzo della porsche è davvero troppo alto. E allora, cosa può fare?
Mentre ci pensa, tornando a casa con Ernest, succede che il mulo si distrae e perde il biglietto con scritto il preventivo per la porsche. E il vento porta via quel pezzo di carta, che vola e vola finché non arriva nel cappello di un piccolo bambino, che in quel momento stava chiedendo l'elemosina sotto i portici di Brescia, insieme al suo cagnolino. Il bambino (che non era nato in Italia, ma che comunque l'italiano sapeva leggerlo abbastanza bene) capisce subito il dilemma di Santa Lucia... e allora cosa fa?
Ci pensa un po', ne parla con qualche amico, che a sua volta ne parla con qualche compagno di classe e, dopo un po', una bambina minuscola (con le trecce lunghe e il nasino rosso per il freddo) ha l'idea giusta: se tutti i bambini di Brescia rinunciano ad avere qualcosa, allora Santa Lucia risparmierà abbastanza soldi che potrà usare per comprare la porsche a Babbo Natale (che, con tutto quello che fa per i bambini - anche per quelli di Brescia - in fondo un bel regalo se lo merita!).
Tutti i bambini di Brescia sono d'accordo (anche quelli cattivelli e un po' egoisti, che non vorrebbero rinunciare a niente, ma pensano anche che sia pericoloso contrariare Babbo Natale: metti che poi l'anno prossimo si vendica e proprio a loro decide di non portare nulla... meglio non rischiare!), e così tutti i bambini bresciani modificano la loro letterina a Santa Lucia, e chiedono tutti qualcosa in meno: per i bambini più fortunati è facile - perché ricevono sempre tanti regali - ma per quelli meno fortunati si tratta di una decisione difficile, perché loro magari ricevono dei doni solo il giorno di Santa Lucia e in poche altre occasioni.
Alla fine, chi più e chi meno, tutti i bambini di Brescia rinunciano a qualcosa, e il più bravo in matematica dice che, se non ha sbagliato i calcoli, in questo modo dovrebbero far risparmiare a Santa Lucia proprio il costo della porsche volante (il fatto che fosse rosa non faceva aumentare il prezzo).
Santa Lucia nel frattempo non trovava più il fogliettino con il preventivo, ma non se l'era sentita di rimproverare Ernest, perché in fondo il mulo aveva sempre tante cose da fare, e poi non aveva mica fatto apposta a perderlo. Poi improvvisamente vede che tutti i bambini di Brescia modificano le loro richieste, e capisce subito quello che è successo. E ride, e piange, e si commuove, perché ha capito che i bambini sono stati bravi e buoni (qualcuno di più, qualcuno di meno, ma tutti comunque generosi), e decide di seguire il loro volere, e quindi di comprare la porsche rosa a Babbo Natale.
Nel frattempo però, anche Babbo Natale è stato informato dell'accaduto: dovete sapere, infatti, che Ernest è amico delle renne di Babbo Natale, e che il mulo si era lasciato sfuggire questa informazione, sulla buona azione dei bambini di Brescia. Insomma, Babbo Natale viene a sapere che i bambini bresciani hanno deciso di rinunciare ad alcuni giochi e, se da un lato è lusingato e contento per questa iniziativa, dall'altro un po' ci rimane male: lui è uno che di mestiere consegna i giochi, e quindi non gli fa molto piacere il fatto che i bambini ne chiedano meno (dovete sapere che Babbo Natale e Santa Lucia non sono concorrenti, anzi, sono amici, anche se abitano molto lontano e non si incontrano spesso). E poi, diciamoci la verità: Babbo Natale si sente anche un po' in colpa, perché - anche se non ha fatto apposta - è a causa della sua richiesta se quest'anno i bambini di Brescia avranno meno giochi.
E così... beh, Babbo Natale pensa che, in fondo, la porsche non è poi così importante, e che può anche farne tranquillamente a meno. E così telefona a Santa Lucia, e le spiega che rinuncia alla sua automobile volante, e che la Santa può consegnare ai bambini tutto quello che avevano chiesto nella lettera, prima di modificare le loro richieste.
Santa Lucia prima insiste (insomma, nessuno fa mai regali a Babbo Natale, quindi l'auto lui se la merita, e comunque lei l'ha già quasi ordinata...), ma Babbo Natale è irremovibile, e così Santa Lucia compra i regali ai bambini, e non ordina più la porsche.
E Babbo Natale?
Non crediate che viaggi ancora con la sua solita slitta…
Infatti, la Befana (che è la più vecchia di tutti, quindi è anche la più saggia e aveva già capito tutto) decide di regalare a Babbo Natale la sua auto volante! Ma non una semplice porsche rosa (che ha solo due posti, quindi non sarebbe stata poi molto utile), bensì una porsche station wagon rosa volante con roulotte rosa a rimorchio!
In questo modo, quando non dovevano consegnare i regali di Natale, sulla porsche possono starci:
- Babbo Natale al volante
- l'Orso Bianco (l'assistente principale di Babbo Natale) al suo fianco;
- i folletti (gli altri assistenti) nei sedili didietro;
- le renne nella roulotte.
E, almeno per questa volta, tutti vissero davvero felici e contenti.
Poi, ecco, come ho scritto all'inizio, non so se questa è proprio una storia vera.
Però l'altro giorno ero dalla parti di Brescia, e ho visto una porsche rosa, con la parte posteriore della vettura stranamente allungata, e con dietro attaccata una bellissima roulotte nuova (rosa come l'auto!). E lì vicino, nella pista di pattinaggio, c'era una strana confusione, e mi è sembrato di intravedere delle renne...
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