Ho deciso: mi prenderò un pezzo di giardino del mio vicino (l'ho sempre voluto).
Se lui si lamenta, dico a tutti che ce l’ha con me perché è un maledetto seccatore!
(avete presente quei vicini che si lamentano sempre e comunque?...)
Se poi si mette ad alzare la voce, gli mollo una sberla per calmarlo.
Eh, se uno se la va a cercare…
Se invece chiama i carabinieri, gli spezzo le dita.
E comunque questa è casa mia e faccio quello che voglio (quindi, se i carabinieri passano, me ne frego... ma tanto lo so che non passano).
Poi mi prendo un altro pezzetto del suo giardino.
Se mi accusa di rubare, lo denuncio a mio volta e scrivo pure una lettera ai giornali.
Per difendermi, faccio installare (a mie spese!) una rete metallica, attorno al mio nuovo giardino.
Ma non riesco a godermelo: lui continua a strillare che quel pezzo di terra è suo!
Se va avanti a lamentarsi, domani gli storpio il gatto e gli butto la nonna giù dalle scale.
E se qualcuno mi fa timidamente notare che sto avendo una reazione eccessiva, gli mostro il bolo di pelo del gatto sul mio zerbino, nonché i temibili ferri per l'uncinetto della nonna (con cui la vecchia progettava di sabotare la rete, o peggio, uccidermi!).
Mentre il vicino soccorre la nonna, io gli fotto un altro pezzo di giardino.
Se se ne accorge e prova a impedirmelo, gli tiro un colpo di badile.
Se prova a restituirmelo, chiamo i miei cugini culturisti: mentre loro lo tengono fermo, io di badilate gliene mollo dodici, tutte in pieno volto.
Ops, una gliel’ho data nella palle (vabbè, dai, solo una... ci sta! E comunque non ho fatto apposta).
Intanto occupo un’altra parte del suo giardino (niente di ché: solo terra e qualche ciuffo d’erba, ma è una questione di principio).
Però in verità era lui che stava per prendere il mio, eh: dice che non è vero, ma fa così perché è scaltro!
Fateci caso: non ha il benché minimo scrupolo. Il pavidone ha persino provato a mettere il gatto e la nonna tra me e lui, si può essere così codardi?
A questo punto non mi sento minimamente in colpa se prendo possesso di tutto il suo giardino: è evidente che lui non se lo merita.
Anche perché è tenuto malissimo (dovreste vedere: il suo giardino fa cagare, il mio invece sarebbe un paradiso… se lui stesse zitto!).
Gli lascio solo un piccolo spazio dove può restare fermo.
E zitto.
Seduto o in piedi, come preferisce.
E lui, pensate, a quel punto ha persino provato a riprendersi il giardino!
Ecco, l’avete visto tutti, questa è la prova evidente del suo piano: si sarebbe preso anche il mio giardino, se non l’avessi fermato in tempo!
E se insiste a ripetere che non è vero, gli ammazzo il gatto, la vecchia e pure il pesce rosso.
Ah no, il pesce rosso no: quello gliel’avevo già eliminato quando mi ero preso la sua mansarda, l’anno scorso.
Poi anche basta, dai, non sono così insensibile come credete voi: se la smette di accusarmi e mi chiede scusa, posso anche fare pace.
Perché, parliamoci chiaro: non otterrà nulla da questi penosi tentativi di opporsi, sbraitando.
Anche perché lui è un povero sfigato, mentre io sono amico del sindaco e mio fratello è il capo dei carabinieri.
Adesso scusate: vado a godermi la mia Striscia di Gaza.
Ultimi commenti