La determinazione della regina Aleiah è proverbiale: “tenace come una regina” si dice ancora in tutto il Rilost.
Fu durante il suo regno che furono ripresi i lavori del Grande Vallo, fino ad allora incompiuti, e in questa occasione furono portati avanti fino al completamento dell’immane opera (sebbene questo sia avvenuto dopo la morte della sovrana, durante il regno di suo figlio Melthar).
Persino i nani, non certo famosi per la loro malleabilità, arrivarono a trattarla con deferenza e finanche persino con stima.
Nell’anno 380 la Regina non aveva neppure quarant’anni, ma era malata ormai da più di un lustro e il suo fisico era più simile a quello di una donna molto anziana.
Quell’autunno ad Artilas, non lontano dal palazzo reale, era prevista l’apertura di un istituto per orfani di guerra, che però era divenuto al centro di una disputa tra alcune gilde, dei pedanti burocrati e certi nobili corrotti, cosicché la costruzione era ancora sprovvista di tetto quando mancava meno di una settimana alla sua apertura.
La regina Aleiah provò personalmente a mediare tra le varie parti in causa, ma neppure lei riuscì ad arrivare a una soluzione condivisa.
Nonostante fosse una situazione spinosa e controversa, pur di vedere l’opera compiuta nei tempi previsti impose la propria decisione in favore di una corporazione, ma le altre fazioni erano così agguerrite che riuscirono comunque a mettere i bastoni tra le ruote della gilda prescelta... e il tetto era ancora lungi dall’essere completato quando mancava solo un giorno all’inaugurazione!
Nel frattempo i bambini senza genitori vivevano in vecchie tende di fortuna, accalcati e in condizioni assai disagevoli.
Allora la sovrana annunciò pubblicamente che la notte dell’apertura avrebbe dormito lei stessa nell’orfanotrofio, in qualunque situazione si fosse trovato.
In quei giorni pioveva a dirotto e questo significava che, se l’edificio fosse stato senza tetto, la regina sarebbe stata tutta la nottata in balia del freddo e della pioggia!
Nessuno dubitava della determinazione della volitiva regina.
E così l’edificio fu completato entro il tramonto e accolse i bambini nei tempi previsti.
Come promesso, Aleiah dormì insieme ai piccoli orfani, al caldo e all’asciutto.
Morì il secondo giorno della Luna delle Nebbie dell’anno seguente, ed è ricordata tuttora come uno dei monarchi più amati dell’intera storia del regno di Rilost.
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